IL CORSO
"Tutti possono fare musica con gli strumenti strumenti musicali, il corpo e la voce, i limiti musicali spesso sono auto imposti e si cristallizzano nel
tempo costituendo barriere per la conoscenza di noi stessi e
degli altri".
Il corso porta a riflettere sulla didattica collettiva per
l'avvio allo studio di uno strumento musicale ed offre strumenti per la
gestione di un gruppo musicale orchestrale. La proposta del docente si fonda:
sull'esperienza realizzata con la creazione di molte orchestre di bambini e
ragazzi del progetto MUSICAINGIOCO; sulla speciale esperienza acquisita di
"el Sistema" Abreu; sulla pluriforme esperienza con bambini e ragazzi
che richiedono speciali attenzioni; sui fondamenti teorici di una "didattica
reticolare".
Le condizioni fondamentali di una corretta progettazione
reticolare restano legate al “fare collettivo”, la musica d’insieme come punto
di partenza e non di arrivo dell’esperienza musicale, l’azzeramento dello
stigma dell’insuccesso con il concetto della “decontestualizzazione creativa”
che trasforma ogni errore in un’opportunità di scoperta e confronto, l’uso di
strumenti motivazionali legati al livello, umano, educativo e musicale, di ogni
fruitore.
Nella didattica reticolare applicata alla musica si lavora
sulle tre aree principali relative all'apprendimento musicale formale e
informale:
L'imitazione e la ripetizione, che sviluppano le capacità
percettive e permettono un apprendimento pratico tipico delle “comunità di
pratiche” come le bande, i cori amatoriali.
L'improvvisazione e la libera creatività, prevalentemente
usate nelle musicoterapie attive.
L'apprendimento formale della lettura musicale e delle
tecniche strumentali tipico degli studi musicali professionali.
La “didattica
reticolare” va
intesa come una pedagogia attiva progettuale che reputa i concetti teorici e le pratiche della musica come
tasselli interconnessi da trasmettere con proposte eterogenee per permettere ad ogni studente
di apprendere ciò di cui ha bisogno e di percepire ed elaborare a
proprio modo le informazioni catturate, per poi arricchirle gradualmente,
ponendo maggiore attenzione al processo più che alla valutazione del risultato
e all'informazione acquisita.
La proposta didattica punta sulla musica d'insieme come
fattore sociale aggregante e motivante ma anche pedagogicamente strutturato
senza però focalizzare alcuna attività come prevalente rispetto alle altre ma
rispettando i tempi di apprendimento e le preferenze dei discenti, permettendo
così di includere questa didattica nella categoria del socio-costruttivismo.
Il corso prevede la presenza di una piccola orchestra giovanile per verificare nella pratica quanto appreso. Inoltre si proverà, con bambini senza alcuna
esperienza musicale, il format “violinista per un giorno”, incluso nelle 40
buone pratiche nazionali dal “comitato per la musica pratica” del MIUR e
inserito sul portale http://musicascuola.indire.it .
